Dall'idea al prototipo: storia di un porta mazzo in cuoio

Dall'idea al prototipo: storia di un porta mazzo in cuoio

Ti sei mai chiesto quanto ci mette un artigiano a passare da un’idea ad un prodotto finito? In questo articolo ti mostriamo il procedimento che abbiamo seguito per ottenere il nostro primo porta mazzo in cuoio, errori compresi. Il nostro obiettivo non è creare l’oggetto perfetto al primo colpo, ma evidenziare ciò che non funziona per cercare soluzioni pratiche, magari imparando qualcosa di nuovo.

Se come noi ami i giochi di carte e ti diletti nella nobile arte della lavorazione del cuoio, sei nel posto giusto: alcune brevi indicazioni e i video tutorial ti accompagneranno nel viaggio e potrai evitare i nostri errori per farne di tuoi!

Come per ogni ricetta che si rispetti, cominciamo con gli ingredienti.

Materiali
  • Cuoio dello spessore minimo di 2 mm
  • Filo cerato - noi abbiamo scelto il nero, ma puoi usare il colore che preferisci
  • Raso per il rivestimento
  • Quattro magneti al neodimio delle dimensioni minime di 10 mm x 1 mm - rotondi o quadrati, poco importa;
Strumenti
  • Due aghi da cucito specifici per il cuoio
  • Un righello metallico che riporti anche i pollici
  • Cartoncino, carta e matita
  • Cutter
  • Resolene e un pezzo di spugna per distribuirlo
  •  Sgorbia a v
  • Colla Artiglio
  • Piegatore in osso
  • Pinza a becco lungo
  • Bisturi
  • Cerchiometro
  • Pala per scuoiatura piccola
  • Super Attak
  • Solcatore per pelle
  • Smussatore per bordi
  • Punteruolo
  • Pressore per bordi
  •  Pinza fustellatrice
  • Tingibordi per cuoio
  •  Rasafilo e accendino

Pronti? Iniziamo!

1). Progettazione

Disegnare uno schizzo del risultato che vogliamo ottenere è importantissimo, perché ci permette di definire il numero necessario dei componenti e le loro caratteristiche principali. Nel nostro caso, il porta mazzo sarà dedicato ad un gioco chiamato Magic the Gathering, che prevede un mazzo di 100 carte. Normalmente avremmo misurato il mazzo per dedurre le dimensioni del porta mazzo, ma poiché ne possediamo uno di cartone, ci siamo limitati a misurare quest’ultimo. Il cuoio ha uno spessore maggiore di quello del cartone, per cui abbiamo aumentato le dimensioni di mezzo centimetro così da essere certi che la capienza dell’oggetto finale sia sufficiente allo scopo.

Per rendere l’oggetto più resistente, abbiamo deciso di usare un’unica striscia di cuoio per la parte frontale e posteriore del contenitore, nonché per il fondo e il coperchio. Vogliamo poterlo appendere alla cintura, quindi dobbiamo prevedere un’asola abbastanza larga da infilarci una cintura. Ciò significa che dovremo aggiungere solo altri tre pezzi: i due laterali e l’asola posteriore. Quindi avremo:

  • Striscia più lunga - 425 millimetri di lunghezza e 80 millimetri di larghezza
  • Due laterali - 100 millimetri di lunghezza e 60 di larghezza
  • Asola – 7 millimetri di lunghezza e 5 di larghezza

PRIMO ERRORE: abbiamo scelto un cuoio dello spessore di 1 mm, troppo flessibile per lo scopo. Inoltre, abbiamo previsto un coperchio di 65 mm di lunghezza, che sono eccessivi. Infatti, se il fondo è lungo 60mm e i lati frontale e posteriore sono spessi 1mm ciascuno, lo spazio che il coperchio andrà a coprire ha una lunghezza totale di 62mm. Come vedrai alla fine, i 3mm in eccesso non consentiranno al prototipo di chiudersi correttamente.

PRIMA SOLUZIONE: scegliere un cuoio dallo spessore di 2mm per conferire maggiore stabilità alla scatola e correggere di conseguenza le dimensioni della striscia più lunga, la quale dovrà misurare 424 mm. Questo perché il coperchio dovrà coprire:

i 60mm di profondità della scatola +

i 2mm di spessore della parte frontale +

i 2mm di spessore della parte posteriore

= 64mm

Ad essi sommeremo: i 100mm di lunghezza della parte anteriore interna, i 100mm di lunghezza della parte anteriore esterna, i 100mm della parte posteriore, i 60mm del fondo

à 64 + 100 + 100 + 100 + 60 = 424

 

 

2). Le dime

Le dime sono mascherine di cartone che hanno le stesse dimensioni dei componenti da utilizzare. Il cartone, infatti, è più semplice da misurare e tagliare rispetto al cuoio e, se ci occorrono più pezzi con misure identiche, grazie alla dima potremo velocizzare di parecchio il momento del taglio. Sono anche molto utili se disponi di una pezza di cuoio che presenta delle imperfezioni e vuoi assicurarti di usarne solo le parti più belle: appoggia la mascherina sul cuoio per renderti conto di quanto materiale ti serve, così potrai scegliere il pezzo migliore.

 

 

3). Diamo una forma

Ora che sappiamo quanto cuoio ci serve, possiamo dedicare alcuni pezzi più piccoli dello stesso materiale ai test. Anche usando i prodotti e gli strumenti migliori sul mercato, infatti, non puoi mai essere sicuro dell’effetto che otterrai sul materiale che stai usando finché non fai degli esperimenti: potresti accorgerti che un utensile già impiegato in altre occasioni non è adatto al cuoio di cui disponi, oppure che un prodotto è preferibile ad un altro. Nel prossimo video, ad esempio, ci serviamo di uno scampolo per testare la sgorbia a v sul cuoio che intendiamo usare. La sgorbia è utile per scavare la parte interna del pezzo qualora questo debba essere piegato per assumere una forma predefinita.

Poiché la striscia più lunga dovrà essere ripiegata quattro volte, useremo la sgorbia per modellare il cuoio con facilità e opereremo i solchi seguendo le dimensioni del porta mazzo:

  • Dopo 100 millimetri da un’estremità a scelta per il fondo della scatola principale
  • A distanza di 60 millimetri dal primo solco per completare il fondo
  • A distanza di 100 millimetri per il coperchio
  • Infine, a distanza di 65 millimetri per la parte frontale à Attenzione! Come già specificato al punto 1, il solco va fatto a distanza di 64 millimetri

 

 

4). Proteggiamo il cuoio

Il cuoio si macchia con estrema facilità, per cui deve essere protetto con un prodotto specifico. Nel prossimo video utilizziamo il Resolene su uno scampolo e lo paragoniamo al comune lucido da scarpe per confrontare il risultato dal punto di vista estetico. Abbiamo preferito il Resolene e lo abbiamo steso sui pezzi di cuoio già preparati con l’aiuto di una spugnetta. Benché normalmente stendiamo il prodotto con movimenti lenti e costanti affinché sia uniforme, in questo caso abbiamo preferito picchiettarlo per un effetto “spazzolato”.

SECONDO ERRORE: benché possiamo essere certi dell’efficacia del Resolene, ha completamente eliminato la caratteristica più bella del cuoio che avevamo scelto, cioè una morbidezza superficiale che faceva pensare alla pelle scamosciata. Il Resolene ha indurito la texture, banalizzando il materiale e dandogli un aspetto “artificiale”.

SECONDA SOLUZIONE: dobbiamo procurarci un prodotto specifico per proteggere il cuoio più delicato, meglio se uno spray: la pressione della spugna imbevuta ha senz’altro inciso sul risultato, contribuendo ad irrigidire il materiale.

 

 

5). Rivestiamo il cuoio

Anche nel caso del rivestimento, la parola chiave è “test”. Nel prossimo video verifichiamo che effetto si ottiene usando la Colla Artiglio sulla parte interna del cuoio per far aderire il raso bordeaux, ovviamente usando due scampoli, uno di cuoio e uno di raso. La nostra preoccupazione era che la colla potesse lasciare aloni e macchie sul raso o che quest’ultimo non aderisse perfettamente al cuoio, ma con la giusta pressione e con l’aiuto di un piegatore in osso abbiamo ottenuto un buon risultato. Inoltre abbiamo testato il comportamento del raso nei punti in cui il cuoio viene piegato.

Abbiamo usato i pezzi di cuoio da rivestire per misurare la quantità di raso necessaria, poi abbiamo tagliato il raso avendo cura di abbondare di almeno un centimetro su ciascun lato, così da rifinire i bordi solo dopo aver rivestito i pezzi.

 

 

6). Applichiamo i magneti per la chiusura

Questo probabilmente è stato il passo in cui abbiamo commesso più errori. Quantomeno abbiamo evitato il più comune: prima di posizionare i magneti, ci siamo assicurati di disporli in modo che si attraessero; se sbagli il verso, ti ritrovi con una chiusura che fa di tutto per non chiudere!

Vogliamo disporre due magneti sulla scatola interna del contenitore e altri due sulla patta, il più vicino possibile al fondo. Per quanto riguarda i due magneti interni, ne abbiamo prima tracciato la posizione con un cerchiometro e poi abbiamo scavato i due cerchi con una pala per scuoiatura piccola; per fissare i magneti abbiamo usato l’Attack.

TERZO ERRORE: Inizialmente pensavamo di inserire i due magneti frontali all’interno della patta, praticando due tagli nello spessore del cuoio con un bisturi in modo da ricavare due piccole tasche in cui infilarli. Benché nascondere i due magneti fosse un’idea carina sul piano estetico, non teneva conto della forza di attrazione dei magneti che avevamo scelto: ci siamo presto accorti che lo spessore del cuoio gli impediva di aderire correttamente.

TERZA SOLUZIONE: una chiusura deve essere innanzitutto funzionale, poi si trova il modo di renderla anche gradevole allo sguardo. Abbiamo deciso di applicare i due magneti anteriori allo stesso modo di quelli posteriori, ricavando lo spazio necessario nella parte interna della patta. In questo modo sono visibili solo quando il porta mazzo viene aperto, lasciando lo spazio per una decorazione sul davanti; allo stesso tempo, la distanza tra i magneti viene azzerata e l’oggetto chiude bene.

 

 

7). Eseguiamo i buchi per le cuciture

Il solcatore per pelle ci consente di aggiungere una piccola decorazione senza effettuare misurazioni, in quanto traccia un leggero solco a distanza costante dal bordo. Con lo smussatore per i bordi, invece, modelliamo le estremità di ciascun componente.

Prima di praticare i buchi veri e propri con la pinza fustellatrice, ne abbiamo segnato la posizione con un punteruolo. Di solito lasciamo un quarto di pollice (6.25mm circa) tra un buco e l’altro, ma ci assicuriamo che ci sia un buco in ogni angolo del pezzo da cucire, anche se ciò significa aggiungere una cucitura più fitta delle altre: ciò ci permette di aumentare la stabilità della nostra creazione, che sarà molto più resistente e manterrà la sua forma originaria nonostante gli stimoli esterni.

Prima di segnare la posizione dei buchi sulla striscia più lunga, meglio affiancarle i pezzi laterali nella posizione in cui li cucirai: devi assicurarti che i buchi siano alla stessa altezza, altrimenti la cucitura sarà storta.

 

 

8). Rifiniamo i bordi e cuciamo l’asola

Arrotondiamo ulteriormente i bordi di tutti i pezzi con un pressore in legno, poi applichiamo il tingibordi con l’ausilio di un pennellino o della specifica penna. Noi abbiamo usato una boccetta di plastica già collegata ad un ugello morbido: un oggetto economico che ci evita di rovinare i pennelli e facilita l’applicazione del prodotto.

Ora che tutti i componenti sono pronti, possiamo finalmente assemblarli! Iniziamo con l’asola posteriore, per la quale preferiamo una cucitura dritta: rispetto alla cucitura a croce, lascia più spazio al passaggio della cintura senza perdere in resistenza. Molto importante è usare il filo cerato ed evitare fili non specifici per il cuoio, che non reggerebbero altrettanto bene agli urti e al peso del porta mazzo.

 

 

9). Cuci i pezzi laterali alla striscia principale

Cucire a mano non è affatto semplice, ma abbiamo cercato di condensare tutte le nozioni di base nel prossimo video, in cui vediamo sia la cucitura a croce, sia quella “dritta”, detta punto del sellaio.

 

 

 

 

Il nostro prototipo è finito! Sicuramente perfettibile, ma neanche tanto lontano da ciò che metteremo in vendita nel nostro shop. So cosa stai pensando: perché dovrei fare tutto questo lavoro per arrivare ad un oggetto che non posso vendere né regalare? Perché il prototipo è un passaggio obbligatorio: solo realizzando la tua idea puoi renderti conto delle difficoltà pratiche che devi affrontare, di quanto ti conviene concretizzare e quanto invece è meglio continuare a sognare. Almeno finché non avrai trovato una soluzione.

 

 

Presto vedrai la versione definitiva del porta mazzo nel negozio! Nel frattempo, qualsiasi dubbio o difficoltà tu abbia, non esitare a contattarci: siamo felici di condividere la nostra passione con te. Inoltre, se questo articolo ti è stato utile, saremmo lieti di vedere qualche foto della tua creazione: contattaci sui nostri social o tramite e-mail, ti risponderemo il prima possibile. Buon lavoro!

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